Ogni giorno che lo vado a prendere Pietro indica il suo babbo e dice: è proprio lui maestra. Io mi sento orgoglioso di questo piccolo gesto e sorrido mentre mio figlio mi corre incontro con gli occhietti svelti e la mascherina blu. Capisco che nel mondo dei grandi c’è uno spazio che ho conquistato senza lottare, perché Pietro mi appartiene senza il bisogno di un riscatto, è lui che mi vuole, che non sarebbe così la vita dei grandi senza noi due e tanto mi basta per starmene al mondo. Mentre costeggio S. Agostino lui mi racconta di Mazinga e delle mille favole attaccate al soffitto della sua cameretta. Io ripenso a quando eravamo piccoli ma non riesco più a trovare quello scatto nel cassetto.
venerdì 4 giugno 2021
Giocattoli
lunedì 1 marzo 2021
certi uomini
E’ un fatto che abbiamo perso il contatto con il mondo quando abbiamo smesso di coltivare la terra...
Crediamo di avere il controllo sulla realtà che ci circonda solamente per intelletto e capacità di parola, quando in realtà non siamo altro che una testimonianza su questa terra: siamo orme che svaniranno per lasciare posto ad altre orme.
SUL SOSTANTIVO CHE NON STA BENE PRONUNCIARE
La principale competenza di un mediocre? Riconoscere un altro mediocre (cit. Alain Deneault).
Insieme
formeranno un gruppo di individui puntuali e ossequiosi, perché il conformista
è uno che ama leccare i bisogni più impellenti della classe dirigente. A questo
punto il mediocre contesterà che chi lo scredita è un saccente, presuntuoso e
persino mitomane: tutto ciò è vero, e tuttavia è una colpa che lui stesso non
riesce a perdonarsi.
Il potere il mediocre se lo prende un poco alla volta, quasi a sua insaputa, a furia di favoritismi, pronazioni, compiacenze. Alla fine è lui che resta, quasi per sfinimento, sanguisuga al braccio destro della pubblica amministrazione.