Infilo la chiave nel portone ed entro nel freezer dei ricordi.
Guardo sulla sinistra la cassetta gialla della posta, e ci ritrovo tutta la corrispondenza che non ho mai assolto. Sommersa sotto centimetri di polvere, ci sei anche tu che te la ridi e te la spassi oltre il vetro sporco del tuo modo di vedere le cose.
Hai lasciato le pentole a screpolarsi in dispensa, tappi di sughero e bottiglie di vino a prendere d’aceto vicino ai fornelli. E sa di tappo tutto questo disordine, capodanno in ritardo e dolci secchi ad ammuffire in credenza.
Guardo sulla sinistra la cassetta gialla della posta, e ci ritrovo tutta la corrispondenza che non ho mai assolto. Sommersa sotto centimetri di polvere, ci sei anche tu che te la ridi e te la spassi oltre il vetro sporco del tuo modo di vedere le cose.
Hai lasciato le pentole a screpolarsi in dispensa, tappi di sughero e bottiglie di vino a prendere d’aceto vicino ai fornelli. E sa di tappo tutto questo disordine, capodanno in ritardo e dolci secchi ad ammuffire in credenza.