domenica 15 febbraio 2009

un incontro

E poi finalmente la incontro.
Così senza pensarci, senza accorgermene. Dicono che funzioni così quando c'è di mezzo l'Amore.
Iniziamo a parlare, distrattamente. Cosa fai, se ti piace questo posto di merda, se anche tu hai le idee confuse come tutte le donne che mi capita d'incontrare. E invece no, tu hai le idee chiarissime. Per esempio hai una irresistibile voglia di conoscermi, di andare fino in fondo...
C'è un tavolino tra di noi, eppure continuiamo a parlare tutta la sera incuranti della comitiva, dei bicchieri colmi di vodka-lemon e delle troppe mani che a intervalli regolari interrompono il nostro campo d'azione.
Eppure continuiamo a guardarci, a svelare la nostra intimità, appena sussurrata. Me ne accorgo quando vedo la mia immagine riflessa nei suoi occhi lucidi come lo specchio.
E in tutto questo tempo che sembra trascorrere altrove, c'è anche una storia che dura ormai da tanto tempo, si direbbe troppo; ma soprattutto in tutto questo tempo, ci siamo noi incuranti di tutto il resto che ci stiamo innamorando senza nemmeno rendercene conto. Troppo tardi per tornare indietro, troppo presto per ricominciare.
Poco dopo ci troviamo faccia a faccia in una delle tante piazze d'Italia, insieme al branco, ma troppo distanti perdio. E allora, ormai sazio degli sguardi, mi muovo sulla destra, aggiro la compagnia sorprendendola alle spalle e vado a sedermi ad appena 40 centimetri dalle sue labbra. Iniziamo a parlare, e come poco prima, tutto il resto scompare, disintegrato, impalpabile; semplicemente non ci riguarda, almeno per questa notte. E' come mettersi i tappi nelle orecchie. E' come scalare le pareti del cuore...
E a questo punto della serata penso che ci siano buonissime probabilità che io possa, nel giro di una settimana, innamorarmi perdutamente di lei. Ma non ce l'ho una settimana, è questo il punto...domani parto, cazzo. E allora ci salutiamo con l'amaro in bocca, mentre lascio le mie labbra incollate sulle sue guancie.
Ci rivedremo più avanti, magari di Giovedì; me lo ripeto ad ogni centimetro che inesorabilmente inizia a separarmi da lei.
E nell'attesa ci sono da gestire i giorni del ritorno, fiumi d'inchiostro e pensieri che rimbombano tra le pareti di casa.
E nell'attesa ci sono anche tutti i silenzi di questo mondo.
E intanto nell'attesa...
le lacrime solcano il cuore come fossero aerei da ricognizione.

Nessun commento: