mercoledì 31 marzo 2010

Infilo la chiave nel portone ed entro nel freezer dei ricordi

Infilo la chiave nel portone ed entro nel freezer dei ricordi.
Guardo sulla sinistra la cassetta gialla della posta, e ci ritrovo tutta la corrispondenza che non ho mai assolto. Sommersa sotto centimetri di polvere, ci sei anche tu che te la ridi e te la spassi oltre il vetro sporco del tuo modo di vedere le cose.
Hai lasciato le pentole a screpolarsi in dispensa, tappi di sughero e bottiglie di vino a prendere d’aceto vicino ai fornelli. E sa di tappo tutto questo disordine, capodanno in ritardo e dolci secchi ad ammuffire in credenza.

1 commento:

Asha Sysley ha detto...

Possiamo scegliere di continuare a camminare in questo disordine che sa di vecchio o socchiudere la porta, lentamente senza sbattere. Tornando fra anni, sarà ancora tutto li, come lo abbiamo lasciato. Con un pò di polvere in più, e noi torneremo.
Finchè un giorno spalancheremo le finestre ed entrerà il sole. Accenderemo la radio del nostro presente e spazzeremo tutto via.

Ma non ora. Socchiudi quella porta e ritorna ai nostri anestetici pensieri. Le persone non vogliono ricordi, non vogliono ricordare il passato.

E chi lo sa fare è temuto più di una bugia.

Socchiudi la porta. Corriamo veloci con la tua moto, non importa dove. Prima o poi arriveremo e lo sapremo. Ho portato i colori, voglio disegnare l'alba sulla tua pelle.